La Nutrizione

Quale e quanta acqua bere

Nell'ambito di una "corretta nutrizione" non può mancare l'importante argomento delle acque potabili, infatti l'acqua pur non essendo un alimento, e quindi non apportando nessuna caloria, è un elemento indispensabile per il corretto funzionamento dell'intero organismo.
Ne serve almeno un litro e mezzo al dì, quantità che può essere assorbita sia sotto forma di bevande varie che di alimenti.
Questa quantità è necessaria al corpo umano per compensare le perdite che avvengono attraverso: - la respirazione (l'aria espirata è satura di acqua sotto forma di vapore), - la traspirazione (l'evaporazione dell'acqua dalla superficie della pelle), - il sudore, le feci e l'urina.
Le varie funzioni dell'acqua all'interno dell'organismo sono molteplici e tutte fondamentali per il nostro benessere, ed è essenziale mantenere intatto e reintegrare, ogni qual volta se ne presenta il bisogno il nostro capitale idrico, la nostra acqua organica. E' molto importante anche il funzionamento di alcuni organi che mantengono stabile la quantità dell'acqua nel corpo, primi fra tutti per importanza sono sicuramente i reni.
QUALE TIPO SCECLIERE
L'acqua è per definizione incolore, inodore e insapore, tuttavia quella che esce dai rubinetti delle nostre abitazioni non sempre purtroppo presenta tutte queste caratteristiche essenziali. L'acqua " potabile " dovrebbe, secondo le direttive stabilite dall'Unione Europea, presentare una composizione in sali minerali ben precisa:
- il Calcio deve essere presente in concentrazione non superiore ai 150-200 mg per litro;
- il Magnesio non deve superare i 50 mg per litro;
- il Cloro non deve superare i 200 mg per litro;
- i Solfati non devono essere in quantità superiore ai 400 mg per litro;
- i Nitrati ( sostanze residue dei concimi ed antiparassitari, usati nell'agricoltura e che possono infiltrarsi nelle falde acquifere, inquinandole ) non devono essere oltre i 50 mg per litro, naturalmente sarebbe molto meglio se fossero completamente assenti ( ! );
- il Ferro ed il Manganese devono essere ambedue compresi tra 0,1 e 0,3 mg per litro;
- il Cloruro di Sodio non può oltrepassare la soglia dei 150 mg, anche se la quantità consigliabile è di 20 mg per litro.

Una valida alternativa all'acqua del rubinetto può essere rappresentata dall'acqua in bottiglia. Le marche a disposizione sono davvero tante, ma non tutte presentano le stesse caratteristiche, a parte quella basilare di essere microbiologicamente pura.
Ecco quali sono le principali classificazioni:
LE ACQUE OLIGOMINERALI
sono quelle in cui il residuo fisso ( cioè la quantità di sali minerali che rimane dopo che l'acqua è stata bollita a 180° ) è di massimo 200 mg per litro, ( sono abbastanza rare ).
LE ACQUE MEDIO MINERALI
presentano un residuo fisso compreso tra i 200 e i 1000 mg per litro, ( sono quelle più comuni ).
LE ACQUE MINERALI
hanno un residuo fisso a 180° superiore a 1000 mg per litro, ( sono le più dure ).
Secondo quanto stabilito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità tale residuo non deve comunque mai superare i 1500 mg per litro.
Nella scelta dell'acqua imbottigliata, la preferenza si dovrebbe dare sempre a quelle acque che hanno le sorgenti oltre una certa quota di altitudine ( alta collina e montagna ), perché sicuramente queste hanno minori probabilità di essere inquinate sia dal " mondo " dell'agricoltura ( pesticidi - concimi ecc. ), e sia dal "mondo" industriale ( scorie tossiche - scarichi di inquinanti delle falde in profondità ).

Un discorso a parte andrebbe fatto per i materiali di confezionamento delle bottiglie, comunque è chiaro che il vetro è considerato da tutti il materiale migliore per la conservazione anche delle acque da bere.

CONSIGLI PRATICI
L'acqua ghiacciata è sempre da sconsigliare, sia durante i pasti perché può causare problemi digestivi, e sia lontano dai pasti perché può causare bruciori di stomaco e disturbi intestinali, quindi meglio bere acqua a temperatura ambiente anche in estate e in questo modo ne favoriamo l'azione benefica e anche la normale traspirazione.
Bere al mattino a digiuno acqua a temperatura ambiente è sicuramente un'ottima abitudine , può essere di aiuto infatti per digerire i residui del pasto della sera precedente ed è un valido rimedio per l'intestino pigro, infatti favorisce l'inizio della peristalsi intestinale.
Anche assumere 1 - 2 bicchieri di acqua, concentrati alla fine dei pasti può aiutare a combattere la stipsi, in quanto contribuisce a fluidificare il contenuto intestinale.
L'acqua gassata è dotata di una moderata attività antibatterica e di un'ulteriore funzione favorente i processi digestivi e non ha particolari controindicazioni, pur tuttavia in soggetti predisposti può causare rigonfiamenti addominali, in questi casi bisognerà scegliere un tipo privo di addizionamenti alla fonte di anidride carbonica.
L'acqua contenuta in quasi tutti i cibi ha una maggiore e migliore biodisponibilità, cioè viene assorbita meglio dall'intestino e quindi utilizzata maggiormente dal nostro organismo, quindi assumere una buona quantità e varietà di frutta e verdura " equivale " a bere molto bene.
Introdurre dei liquidi prima del pranzo può dare un senso di sazietà e permettere quindi di assumere minori quantità di cibo, ma si tratta pur sempre di un espediente.
Durante le diete è opportuno, ma non necessario se la dieta è ben strutturata, assumere più liquidi per favorire la diuresi e quindi il ricambio.
Durante lo svolgimento di una dieta dimagrante, la dose giornaliera di liquidi introdotti (acqua ma anche tè o caffè o caffè d'orzo o succhi di frutta o tisane ecc.) andrebbe incrementata di un litro circa, comunque ribadisco il concetto che se la dieta prevede giusti apporti di frutta e verdura,non è necessario l'aumento dell'introduzione di liquidi durante la dieta..
Ricordo che è sufficiente una perdita del 18 - 20 % del contenuto totale di acqua del corpo per andare incontro a morte!